Sai che la Spagna è il secondo Paese al mondo con più geoparchi famosi a livello mondiale e riconosciuti dall'UNESCO? A prima vista, sono spazi naturali in cui è possibile ammirare paesaggi di straordinaria bellezza. Visitandoli si scopre molto di più: le montagne, le formazioni rocciose, i diversi tipi di suolo... raccontano la storia dell'umanità. Ecco perché l'UNESCO ne riconosce il valore con il titolo di Geoparco Mondiale dall'anno 2015. In Spagna è possibile praticare geoturismo in 17 di questi.
Un luogo senza inverno climatico, dalla costa caratterizzata da scogliere e calette praticamente segrete. È il risultato della collisione tettonica tra Africa ed Europa e il suo paesaggio vulcanico ospita piccoli villaggi di pescatori composti da tante casette bianche. Puoi scoprirlo attraverso itinerari su fuoristrada, passeggiate a cavallo o facendo trekking. Le acque cristalline della costa rivelano un fondale ricco di fauna e formazioni vulcaniche che possono essere ammirate facilmente attraverso esperienze di snorkeling e immersioni subacquee a tutti i livelli presso l'Isleta del Moro. Ti consigliamo di completare il viaggio con un percorso in barca lungo il litorale alla scoperta di piccole cale che difficilmente riuscirai a dimenticare.
L'acqua, sotto forma di fiume o sorgente, è la protagonista della trasformazione di questo territorio, caratterizzato da sorprendenti forme sulla roccia calcarea. È terra di ulivi e abbondano i piccoli villaggi composti da case bianche tra le montagne, come Zuheros, Cabra, Luque e Doña Mencía. Una buona opzione per visitarlo è esplorarlo in bicicletta attraverso i suoi numerosi percorsi, come la Vía Verde del Aceite. Se preferisci l'escursionismo, il sentiero di La Nava e quello del Cañón del Río Bailón sono i più popolari, da combinare con percorsi in automobile. Scoprirai numerose grotte, tra cui spicca la grotta Los Murciélagos, a Zuheros, dove potrai effettuare visite guidate. È d'obbligo affacciarsi al Balcón de Andalucía (nell'eremo di Nostra Signora della Sierra, nella Sierra de Cabra).
Geoparco di Sobrarbe – Pirenei, a Huesca
La visita del geoparco dei Pirenei propone un percorso attraverso l’origine delle montagne, gli ultimi ghiacciai spagnoli, grandi grotte che si trovano tra canyon vertiginosi e pareti strapiombanti… fino a quella che doveva essere la dimora dell'orso delle caverne: la Grotta dell'Orso Tella. Il geoparco offre numerosi percorsi escursionistici e ciclistici fuoristrada (mountain bike) che consentono di godere dei paesaggi più spettacolari. È possibile inoltre percorrere una via ferrata accanto alla cascata del Sorrosal e un circuito geo-minerario attraverso le miniere della zona che sono state sfruttate per anni. Altri punti di interesse geologico sono il paesaggio di Eripol (un belvedere nelle vicinanze, vicino al cimitero, permette di osservare l'effetto sulla montagna della ritirata del mare nel corso dei secoli) e il ghiacciaio di Monte Perdido (a Bielsa). Il centro di accoglienza dei visitatori si trova ad Aínsa.
Geoparco della Costa Basca, a Gipuzkoa
Un vero e proprio museo con 60 milioni di anni di storia. Si tratta dell'itinerario del Flysch, principale attrazione geologica della costa basca situata nei comuni di Zumaria, Deba e Mutriku. Per 13 chilometri si alternano impressionanti scogliere formate dalle cosiddette rocce sedimentarie flysch, che aiutano i geologi nello studio di importanti avvenimenti riguardanti la storia della terra come l'estinzione dei dinosauri. La spiaggia di Itzurun (Zumaia) è forse il posto migliore da cui osservare il flysch. Inoltre, li si trova anche il centro di interpretazione. da cui partono itinerari in barca alla scoperta della bellezza di queste scogliere. Se ne hai la possibilità, ammira il tramonto dal mare o dalla spiaggia perché si tratta di un momento unico. Se ti addentrerai nel parco, attraverserai verdi valli e montagne con grotte e pitture rupestri iscritte nell'elenco del Patrimonio Mondiale, come quella di Ekain.
Geoparco della Sierra Norte de Sevilla, in Andalusia
Qui le tracce del paesaggio risalgono a 700 milioni di anni fa. Da uno dei maggiori gruppi di fossili di meduse al mondo fino ai resti che indicano un punto di sutura tra placche tettoniche (a Beja-Acebuches), il Il Geoparco Sierra Norte de Sevilla ha diversi percorsi geoturistici che attraversano importanti punti di interesse geologico. Inoltre, percorrendo, a piedi o in bicicletta, la Via Verde de la Sierra Norte di Siviglia potrai ammirare il monumento naturale del Cerro del Hierro e le cosiddette cascate di Huesna o del Huéznar. Il primo è un'antica miniera di ferro che lascia allo scoperto impressionanti formazioni rocciose, mentre le seconde consistono in una serie di cascate e pozze. L'itinerario dà la possibilità di avvistare l'avvoltoio monaco e l'aquila imperiale iberica.
Ha la sua origine nella formazione della Pangea, circa 300 milioni di anni fa. Se raggiungi il punto più alto, il risco de La Villuerca, ammirerai una panoramica molto rappresentativa del geoparco con un paesaggio di catene montuose, valli e bassa montagna. Troverai fitti boschi di querce e castagni in cui abitano animali come l'aquila reale, il falco pellegrino, il grifone e il gufo reale, tra gli altri. Tra i punti di maggiore interesse geologico, ricordiamo l'Estrecho de la Peña Amarilla (ad Alía), le Marmitas de Gigante del fiume Ibor (a Bohonal de Ibor), prodotte dall'erosione dell'acqua e dove è possibile fare il bagno se il tempo lo permette, oppure gli affioramenti di Peraleda de San Román (formazioni rocciose a forma di birilli o funghi, tra cui spicca l'enorme Cancho del Castillo). Nelle vicinanze si trovano la Valle del Jerte (nota per la fioritura dei suoi ciliegi in primavera) e Guadalupe, con il famoso Regio Monastero di Santa María de Guadalupe, iscritto nell'elenco del Patrimonio Mondiale.
Sai che il centro della Catalogna era una grande conca isolata dall'acqua salata? Bisogna tornare alla formazione dei Pirenei 85 milioni di anni fa. L'acqua evaporò dando luogo a un paesaggio di grande bellezza, che oggi caratterizza questo geoparco. Dal 2000, la montagna di Montserrat, con le particolari rocce arrotondate, è uno dei maggiori simboli. La visita di tutto l'ambiente, compresi il Monastero di Santa Maria del Montserrat e alcune grotte sotterranee della montagna, è davvero consigliabile. A Moyá (Barcellona), si possono visitare le Cuevas del Toll, con importanti rinvenimenti preistorici e paleontologici. Per godere diversamente del geoparco, ti proponiamo il percorso “Vino Geoparco« attraverso le cantine della denominazione di origine Pla de Bages.
I paesaggi di El Hierro sono famosi per la loro unicità e bellezza. L'isola è di origine vulcanica, come tutte le isole Canarie, e al suo interno è facile identificare flussi di lava, colate, sedimenti vulcanici e formazioni rocciose di grande interesse geologico. Infatti, l'attività vulcanica persiste e nel 2011 si è verificata un'eruzione vulcanica sottomarina. Un buon punto di partenza per scoprire qualcosa di più sui vulcani è il centro di interpretazione del geoparco, situato a El Pinar. Per conoscere gli effetti vulcanici sul paesaggio, una buona idea è ammirare la vista dai Punti panoramici di Jinama, La Peña, Bascos e La Llanía. Sia che tu decida di spostarti in macchina sia che tu preferisca fare il percorso in bicicletta, il tratto tra Valverde e San Andrés mostra la varietà di paesaggi dell'isola, con terreni agresti, vedute sul mare e scogliere profonde. A San Andrés, potrai scoprire la leggenda dell'albero Garoé e il fenomeno della pioggia orizzontale. Infine, se visiti La Dehesa, ammirerai l'effetto dei venti alisei su El Sabinar, con alberi dalle forme spettacolari.
Sono stati gli antichi fiumi e i mari caldi a provocare la trasformazione di questo terreno caratterizzato da grandi canyon, alberi singolari e punti di interesse geologico. Sono ottimi esempi il sito in cui giacciono alcuni esseri marini con più di 430 milioni di anni (i graptoliti), situato vicino a Checa, o il bosco fossile della sierra di Arangocillo. Per visitare questo grande geoparco di oltre 4.000 chilometri quadrati, avrai a disposizione 11 geopercorsi segnalati e diversi centri di interpretazione. Si consiglia di raggiungere i belvedere in quanto offrono viste spettacolari sul paesaggio, molto diverso in base alla stagione dell'anno. Il Barranco de la Hoz è sempre un'ottima scelta. In autunno, consigliamo il Belvedere del Tajo, che mostra le tante tonalità della riva del fiume. In inverno, il Belvedere del Pellejero si affaccia sulla neve sui punti più alti. Dall'altro lato, il Belvedere del Machorrillo è una straordinaria finestra primaverile sulla laguna di Taravilla.
Un'isola di montagne plasmata dal fuoco e insoliti paesaggi di origine vulcanica. La visita del Parco Nazionale di Timanfaya è imprescindibile, con un percorso che passa dal vulcano di Timanfaya ed esperienze assolutamente sorprendenti, come la degustazione di piatti cucinati sfruttando il calore del suolo. Qui il suolo presenta infatti numerose anomalie termiche, raggiungendo i 250 gradi in alcune zone, nelle quali è possibile vedere come si formano i geyser d'acqua. Il comune di Tinajo offre numerose visite di interesse geologico come il Volcán del Cuervo, la Montaña Colorada o la Caldera Blanca, tutti luoghi raggiungibili attraverso facili sentieri per escursionisti. Un altro paesaggio particolare è quello di La Geria, caratterizzato dai vitigni che gli agricoltori hanno adattato alle singolarità vulcaniche del terreno.L'influenza vulcanica si rileva su tutta l'isola, compreso il litorale con spiagge come quella del Papagayo (a sud) o spazi unici come il Charco de los Clicos o Lago Verde. Per conoscere nel dettaglio l'isola, la scelta migliore è percorrere i Centri d'Arte, Cultura e Turismo che si integrano in maniera sostenibile con la natura vulcanica dell'isola e l'arte di César Manrique.
Geoparco di Las Loras, a Burgos e Palencia
Un terreno aspro, caratterizzato da rilievi importanti e una delle maggiori concentrazioni di chiese, conventi e monasteri romanici d'Europa. È il segno distintivo del Geoparco di Las Loras, che propone numerosi itinerari in automobile, a piedi o in mountain bike. Tra i paesaggi più spettacolari ci sono le anse del fiume Ebro e quelle del fiume Rudrón (nella zona di Burgos) o Las Tuerces (a Palencia), vicino all'interessante Grotta dei Francesi e al belvedere di Valcabado. Inoltre, in quasi tutto il territorio troverai insediamenti precedenti al periodo romano, dolmen neolitici e siti risalenti all'Età del Ferro, come gli insediamenti di Monte Bernorio, Peña Amaya, Peña Ulaña e Monte Cildá. Abbondano anche le cascate, molte di facile accesso, come quella di Orbaneja del Castillo (Burgos) o Covalagua (Palencia). La zona è ideale per praticare sport d'avventura come l'arrampicata o il canyoning.
È stato dichiarato geoparco dall'UNESCO nel 2018 e le sue rocce hanno più di 500 milioni di anni di storia. In passato, la zona era ricoperta dal mare e fu abitata dai dinosauri quasi fino alla loro estinzione, mentre oggi è un succedersi di paesaggi da fotografare, con uno dei cieli più limpidi per l'osservazione delle stelle, con riconoscimento Starlight. Tra i luoghi più belli da immortalare, ricordiamo la gola di Mont Rebei con un impressionante sentiero scavato nella roccia e un'altezza che raggiunge i 500 metri sopra il fiume. Il percorso più conosciuto è quello del Quinto Lago, che passa per piccoli paesi dal fascino medievale come Peramea, Beranui o Les Esglésies, e termina sul Lago Montcortés, le cui acque provengono da una sorgente interna. Un'ottima idea per godere della diversità paesaggistica è un giro sul Treno dei Laghi, un treno turistico d'epoca che collega Lleida con La Pobla de Segur, con i Pirenei come scenario. Nell'area del geoparco sono, inoltre, stati rinvenuti numerosi fossili e tracce della presenza di dinosauri. Potrai saperne di più presso il Centro Dinosfera, a Coll de Nargó.
Qui il paesaggio mostra l'evoluzione del terreno negli ultimi 500 milioni di anni e la stretta relazione con l'attività dell'uomo. La zona ha ospitato sfruttamenti minerari sin dall'epoca dell'Impero romano e l'ardesia ha fatto parte del suo motore economico dal Neolitico fino a pochi anni fa. L'UNESCO ha riconosciuto la Sierra do Courel come geoparco nell'aprile 2019, sottolineando la conservazione dei villaggi e dei monasteri medievali, così come la bellezza dei canyon e delle valli formatesi dall'erosione. Il geoparco si estende lungo i comuni di Quiroga, Folgoso do Courel e Ribas de Sil, nella provincia di Lugo. Un altro dei suoi principali motivi di attrazione è la flora: tra le specie più vistose si trovano le orchidee, che è possibile ammirare in tutto il loro splendore durante la fioritura nel mese di maggio grazie alle visite guidate organizzate.
Fa parte della rete mondiale di geoparchi dal 2020 e offre la possibilità di esplorare un ambiente che racconta una storia che dura da cinque milioni di anni. È stata identificata la presenza di antichi mari, si trovano montagne che in passato furono lave sottomarine ed è possibile visitare uno dei complessi paleontologici di vertebrati del Quaternario più estesi d'Europa. Anche il passaggio dell'uomo ha lasciato il segno su un paesaggio che al momento continua ad avere abitazioni-grotta scavate nelle montagne e che sono un esempio precoce di case bioclimatiche più moderne.
Si dice che sia uno di quei posti dove parla il silenzio. Cime elevate, dirupi profondi, fiumi con acque trasparenti e sentieri tra pini che conducono a paesi tranquilli dove si respira la pace. Potrai verificarlo di persona recandoti in località come Cantavieja, Mirambel, Puertomingalvo o Aliaga. Il paesaggio registra la storia della Terra degli ultimi 200 milioni di anni e offre una rete di itinerari segnalati che consente di esplorarlo. Tra i monumenti naturali di maggiore interesse, si segnalano Grotte di Cristallo di Molinos, gli Organi di Montoro e la sorgente del fiume Pitarque. Troverai anche alcuni dei siti archeologici che fanno parte del complesso di Arte rupestre dell'Arco Mediterraneo, iscritto nell'elenco del Patrimonio Mondiale dall'UNESCO.
I territori di Ferrol e Ortegal custodiscono un patrimonio geologico eccezionale. Con un'estensione di quasi 800 chilometri quadrati, questo territorio è noto per gli straordinari rilievi della Serra da Capelada e per il Capo Ortegal, il secondo più a nord della Spagna. Questo ambiente offre una diversità di litologie e rilievi unici, derivanti dalla collisione dei supercontinenti Laurasia e Gondwana 350 milioni di anni fa. Oltre alle famose scogliere marittime, è possibile osservare sulla superficie terrestre la presenza di rocce che di solito si trovano sul mantello terrestre, a una profondità di oltre 70 chilometri. La zona spicca anche per la sua tradizione mineraria, con posti che meritano di essere visitati come la Mina Piquito, nel comune di Moeche, che è stata l'ultima miniera di rame sotterranea della Galizia.
Situato nella parte centrale e sud-occidentale della provincia di Ciudad Real, si estende per 4.383 chilometri quadrati attraverso 40 comuni. Questo geoparco racconta la lunga e complessa storia di circa 500 milioni di anni di attività vulcanica sulla Terra. L'ambiente offre un patrimonio ricco e prezioso, sia naturale, intorno alla Valle di Alcudia e alla Sierra Madrona, alla Riserva Naturale della Laguna del Prado o al Monumento Naturale del Vulcano Piedrabuena, che culturale, con siti archeologici, castelli medievali, complessi storici o palazzi. Tra i suoi valori principali spicca il gigantesco giacimento del miniera di Almadén, iscritto nell'elenco del Patrimonio Mondiale UNESCO, e il Sito Paleontologico carbonifero di Puertollano. Un patrimonio eccezionale che può essere visitato con la guida di imprese specializzate accreditate dal geoparco, che fanno il giro di tutti i suoi geositi, delle aree protette e dei luoghi di interesse culturale.