In Spagna ci sono più di 50.000 produttori biologici, l'83% dei quali sono produttori di materie prime. Per questo motivo potrai vivere un'ampia varietà di esperienze di produzione biologica, che ti coinvolgeranno con odori, sapori e sensazioni. Scoprire in modo diretto l'unicità dei prodotti biologici spagnoli ti regalerà emozioni indimenticabili.
Frantoi biologici: pratica l'oleoturismo
Hai a disposizione mete di eccellenza per visitare i frantoi biologici. Sono i luoghi in si ricava olio dalla spremitura delle olive e in Spagna potrai vederli da vicino perché molti di essi offrono visite guidate e spazi museali.La Denominazione d'Origine Aceite del Bajo Aragón si situa tra le province di Teruel e Saragozza. I frantoi aprono le porte al pubblico per far capire perché il loro olio, ottenuto con un sistema di produzione integralmente naturale, è un prodotto straordinario. Durante l'intero processo produttivo, compresa la raccolta e la conservazione, non vengono utilizzati fertilizzanti né altri prodotti chimici o artificiali.
In questo territorio dell'Aragona è possibile gustare l'olio così come si produceva circa 400 anni fa, perché tutto è rimasto più o meno uguale ad allora: i torchi, i macchinari, le vasche di decantazione...La Denominazione d'Origine Protetta (DOP) dell'olio di Montes de Toledo è altrettanto impegnata nella produzione di un olio 100% naturale. Situata in Castilla-La Mancha (province di Toledo e Ciudad Real), è un'area di alto valore ecologico vicino al Parco Nazionale di Cabañeros. Lì, ogni anno vengono assegnati i Premi Cornicabra, che includono le categorie di Miglior olio extravergine d'oliva (EVO) biologico e di miglior Maestro frantoiano. Ti mostreranno la differenza tra un olio vergine e uno extra vergine, imparerai cos'è l'acidità e quale deve essere il sapore. E se la tua curiosità va oltre, chiedi nuove ricette con l'olio EVO, ti sorprenderanno!
Ma se si parla di EVO, occorre spostarsi anche a sud. In Cordova (Andalusia) i piccoli produttori aprono al pubblico i loro frantoi, situati nel cuore del Parco Naturale delle Sierras Subbéticas, per offrire quello che molti considerano il miglior olio biologico del mondo. Puoi prenotare visite guidate che ti introdurranno nel mondo dell'olio e ti spiegheranno nel dettaglio come funziona un frantoio tradizionale.E da Cordova, senza lasciare l'Andalusia, ci trasferiamo nella provincia di Jaén, la più grande produttrice di olio EVO biologico. Lì è conosciuto come «oro liquido». Oltre a sorprendenti degustazioni e visite guidate, metteranno in risalto l'utilizzo esclusivo di fertilizzanti organici naturali, senza pesticidi, antiparassitari, erbicidi o concimi chimici di alcun tipo, per restituire alla terra tutto quello che la terra elargisce.
Fattorie ecologiche, un tripudio di sensazioni per i sensi
Hai mai pensato di visitare una fattoria ecologica? In questo tipo di strutture, vengono prodotti alimenti freschi di origine vegetale e animale attraverso processi basati sul rispetto dell'ambiente. Si fondano su tre linee d'azione principali: pulizia di suolo, acqua e aria; animali in spazi aperti trattati con dignità; coltivazioni che rispettano i cicli naturali delle piante.
Se vuoi conoscere bene una fattoria ecologica, è fondamentale partecipare a una visita guidata. Saluterai gli animali al pascolo nei prati, ti mostreranno come si producono gli yogurt biologici, darai da mangiare a capre e pecore e, se ne avrai il coraggio, potranno anche insegnarti a mungere una mucca!Le fattorie ecologiche più complete sono quelle che dispongono di ampie zone verdi per il pascolo e di una grande varietà di animali. Si trovano principalmente nelle Asturie, in Cantabria e nei Paesi Baschi. E non dimenticare di assaggiare i loro squisiti prodotti proprio sul posto!
Caseifici biologici, per conoscere meglio uno degli alimenti più antichi del mondo
Nella regione di A Ulloa (Lugo), le aziende agricole artigianali producono il formaggio della DOP Arzúa-Ulloa. L'agricoltura e l'allevamento biologici conferiscono a questo formaggio una qualità difficile da eguagliare. È un formaggio cremoso a base di latte intero di mucche che pascolano liberamente su campi e praterie nel cuore della Galizia.Nelle isole di Maiorca e Minorca, il formaggio autoctono è uno dei prodotti di punta. Sono numerosi i caseifici aperti al pubblico, dove è possibile assaporarlo accompagnato, naturalmente, da una bella fetta di pane con la <i>sobrasada</i>.
Protagonista di formaggi e yogurt straordinari è la pecora rossa maiorchina, razza ideale per la produzione di latte di alta qualità, anche grazie alla sua alimentazione altrettanto biologica, a base di pascoli, foraggi, mandorle e carrubi. Devi assolutamente provare il formaggio DOP Mahón-Menorca. Nei caseifici dell'isola di Minorca potrai sentirti come un vero «payés», perché i maestri casari artigiani ti incoraggeranno a mettere le mani nel formaggio e a partecipare alla sua preparazione.
Se hai già mangiato e bevuto bene, ci sono delle visite alternative che sono una gioia per il tatto e la vista, perché le pecore non offrono solo il loro latte! Nelle Asturie puoi optare per la Via della Lana, un'iniziativa che recupera la tradizione tessile attraverso diverse espressioni artigianali con la lana della pecora xalda, razza di origine celtica e una delle più antiche d'Europa.
Enoturismo sostenibile: scopri i vigneti biologici
Uno dei prodotti che per qualità e varietà dà alla Spagna fama internazionale è il suo vino. La produzione biologica sta dando nuovo impulso al settore vinicolo spagnolo. Esistono più di cento denominazioni di origine protetta (DOP) per il vino. In tutte potrai visitare un'azienda vinicola biologica, dove ti insegneranno la differenza tra un vino tradizionale e uno bio. Cliccando su questo link potrai scaricare una mappa con tutte le DOP spagnole. Pianifica bene il tuo viaggio!
E se vuoi, puoi anche lasciare da parte il calice e sollevare un bicchiere per rinfrescarti con il sidro biologico delle Asturie. Le presse per il sidro delle Asturie utilizzano elementi naturali al posto dei prodotti chimici per la loro produzione e intraprendono progetti per il recupero dei semi di mele autoctone.